“Babbaluci a sucari e fimmini a vasari nun ponnu mai saziari” (lumache da mangiare e donne da baciare non saziano mai!). Così recita uno dei proverbi siciliani dedicato alle regine della tavola palermitana: le lumache.
L’origine della parola babbaluci deriva dall’arabo babush (lumaca) per la somiglianza del loro involucro alla forma delle scarpe orientali con la punta rivolta verso l’alto. Ancora oggi in siciliano le babusce sono le classiche pantofole. Le lumache si possono comprare al mercato, oppure ricercarle nelle campagne o fra i rami rinsecchiti facili da trovare in Sicilia, soprattutto durante la calura estiva.