Camminando per la stradina affollata di colori e odori delle bancarelle di Ballarò, s’intravede quella che forse può essere considerata la cupola più bella di Palermo, rivestita da maioliche smaltate, uno dei prodotti più estrosi del barocco siciliano, i cui colori la rendono ancora più visibile da ogni parte della città. Appartiene alla Chiesa del Carmine Maggiore, costruita dai Carmelitani alla fine del XII secolo, distrutta e ricostruita interamente agli inizi del XVII secolo su progetto di mariano Smiriglio. Mostra all’esterno quattro coppie di colonne scanalate di pietra intramezzate da quattro Atlanti in atto di reggere la cupola. All’interno della chiesa, a tre navate, da non perdere l’acquasantiera e le statue gaginesche, gli stucchi del Serpotta e la “Vergine del Carmelo con Sant’Andrea Corsini” dipinta da Pietro Novelli.
Daily Archives: 20 dicembre 2017
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